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02 Ottobre 2025

Dall’automotive all’ERP: il percorso di Saul in Messico

Saul Serrano, primo dipendente della sede messicana, ci racconta il suo passaggio dall’industria automobilistica alla consulenza ERP, il suo ruolo nello sviluppo della presenza di Mashfrog in America Latina, ma anche la sua passione per l’arrampicata.

Saul_Serrano

Dall’industria automobilistica alle vette dell’arrampicata, passando per l’innovazione tecnologica applicata al business: il percorso di Saul Serrano è fatto di passione, cambiamento e visione. Oggi Solutions Consultant per Mashfrog Infor Practice e primo dipendente in Messico, Saul racconta come la sua esperienza internazionale e la sua mentalità orientata alla crescita stiano contribuendo allo sviluppo della presenza di Mashfrog in America Latina, grazie all’unione tra competenze tecniche, relazioni umane e risultati concreti.

Puoi raccontarci qual è il tuo ruolo in Mashfrog e su cosa ti stai concentrando oggi?

Sono Solutions Consultant presso Mashfrog Infor Practice e sono orgoglioso di essere stato il primo dipendente ufficiale in Messico. Il mio lavoro si concentra principalmente su Infor WMS, ma ho esperienza anche in Infor M3. Provenendo da un background nelle vendite e nello sviluppo commerciale, sono sempre stato vicino ai clienti e alle loro esigenze. Oggi il mio ruolo non è solo quello di contribuire all’espansione di Mashfrog in nuovi mercati, ma anche di approfondire le mie competenze tecniche. Comprendere a fondo il funzionamento dei sistemi WMS ed ERP mi permette di connettere al meglio tecnologia, persone e risultati di business. Per me, tutto ruota attorno alla costruzione di relazioni solide e durature, fondate sulla fiducia, sull’innovazione e sui risultati concreti.

Qual è stato finora il tuo percorso professionale e come sei passato dall’industria automobilistica all’IT e alla consulenza ERP?

La mia carriera è iniziata nell’industria automobilistica: dopo aver studiato Ingegneria Meccatronica all’università, ho lavorato in Fiat Chrysler Automobiles (ora Stellantis) come Product Development Engineer. È stata un’esperienza fantastica per me, lì ho imparato ad affrontare problemi tecnici complessi e a comprendere il funzionamento delle grandi multinazionali. Questa esperienza mi ha fornito una solida base tecnica, ma desideravo avvicinarmi di più al mondo della tecnologia. Il passaggio all’IT e, in particolare, alla consulenza ERP è avvenuto per caso, ma mi ha permesso di unire il mio background ingegneristico all’innovazione tecnologica. Negli anni ho visto come le soluzioni ERP possano davvero trasformare il modo in cui operano le aziende, ed è proprio questo che mi entusiasma di più in questo settore.

Hai una grande passione per l’arrampicata. Da dove nasce questo interesse e cosa ti gratifica di più in questa attività?

Ho iniziato a praticare alpinismo e arrampicata solo per fare uno sport e staccare un po’ la mente, ma con il tempo sono diventati qualcosa di più per me: un modo per conoscermi meglio e scoprire quali sono i miei limiti. È un’attività che mi sfida fisicamente, certo, ma soprattutto mentalmente. Credo che rispecchi molto la vita: ogni via o montagna è un problema da risolvere, richiede preparazione, pazienza, concentrazione e resilienza. Ci sono momenti in cui ti senti bloccato e pensi di non poter andare oltre, proprio come succede nella vita. Alla fine, la parte più gratificante è arrivare in cima, sapendo quanto impegno e determinazione ci sono voluti, e rendersi conto che la crescita arriva sempre quando esci dalla tua zona di comfort.

Hai trascorso un periodo in Italia durante gli anni universitari. Cosa ha reso speciale quell’esperienza e come ti sei sentito nel lavorare poi per un’azienda italiana?

La mia esperienza da studente a Milano è stata incredibile. Al di là dell’aspetto accademico, ho scoperto una nuova cultura, una nuova lingua e ho stretto tante nuove amicizie. La cultura italiana ha un calore e una passione che mi hanno colpito molto e mi hanno fatto sentire a casa. Anni dopo, quando ho avuto l’opportunità di entrare in Mashfrog, un’azienda italiana, è stato come chiudere un cerchio. Non è stata solo una scelta professionale, ma anche personale, perché già sentivo una forte connessione con l’Italia e la sua cultura.

Guardando al futuro, quali sono i tuoi obiettivi personali e professionali?

Dal punto di vista professionale, il mio obiettivo è continuare a rafforzare la presenza di Mashfrog in Messico e in America Latina. Voglio lavorare su progetti in cui l’innovazione porti a veri miglioramenti per le persone e le aziende. A livello personale, voglio continuare a mettermi alla prova, crescere e superare i miei limiti. Credo che il successo a lungo termine derivi proprio da un equilibrio tra ambizione professionale e realizzazione personale