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06 Maggio 2025

Alberto, progetti e passioni tra Palermo e Mashfrog

Tra lavoro e paternità, Alberto Cusumano racconta il suo percorso in Mashfrog e il legame speciale con la sua città.

Alberto Cusumano

Da sviluppatore iOS a Project Manager in Mashfrog, passando per le passioni verso tecnologia, poker e bowling. In questa intervista Alberto Cusumano, Project Manager della BU Customer Digital Solutions, ci racconta la sua storia, il suo lavoro e cosa significa conciliare le ambizioni professionali con la vita familiare, senza dover lasciare Palermo.

Di cosa ti occupi in Mashfrog?

Sono entrato in Mashfrog a dicembre 2023 come Project Manager nella BU Customer Digital Solutions, a seguito dell’apertura della sede di Palermo. Da quando sono arrivato, ho seguito numerosi progetti: da Luiss a iMamma, fino allo sviluppo di diverse app calcistiche basate sulla soluzione TicketWallet. Attualmente, sono PM di vari clienti del settore utility, oltre a partecipare a diverse gare e a mantenere attivi diversi progetti in ambito sportivo.

Nonostante lavori in full smartworking da Palermo, l’integrazione nel team di Roma è stata rapida e naturale. Fin dai primi mesi ho sentito il supporto e la fiducia dei miei colleghi e manager, che mi hanno coinvolto attivamente nei progetti e hanno riconosciuto la mia professionalità. Questo dimostra che, con il giusto approccio e una buona comunicazione, la distanza geografica non è un ostacolo, ma un’opportunità per valorizzare competenze, ovunque esse si trovino.

Qual è il tuo percorso professionale?

La mia passione per l’informatica nasce da lontano: avevo solo cinque anni quando ho ricevuto il mio primo computer con Windows 95, e da allora la tecnologia è sempre stata una parte centrale della mia vita. Dopo il liceo scientifico, mi sono iscritto a Ingegneria Informatica, ma il piano di studi non rispecchiava le mie aspettative, per cui ho lasciato l’università e investito nella mia formazione professionale: ho partecipato a due corsi regionali, il primo focalizzato sullo sviluppo web, il secondo dedicato allo sviluppo mobile, con specializzazione in iOS.

Il secondo corso è stato decisivo: il giorno dopo averlo terminato, ho iniziato a lavorare come sviluppatore iOS, prima per una società londinese con sede a Palermo, poi nella startup iMamma, dove ho ricoperto diversi ruoli, crescendo da sviluppatore junior a senior, fino a diventare Delivery Manager. Nel 2023 sono approdato in Mashfrog, dove ho trovato un ambiente stimolante e nuove sfide professionali.

Cosa fai quando non lavori?

Oggi il mio tempo libero è quasi totalmente dedicato a mio figlio, che ha un anno e otto mesi. Essere papà è il mio progetto più grande e impegnativo, lui è la mia priorità. Negli anni passati, però, ho coltivato due passioni importanti che mi hanno accompagnato a lungo: il poker e il bowling.

Con il poker ho avuto un percorso intenso: ho partecipato a numerosi tornei internazionali, in Italia e all’estero (Slovenia, Repubblica Ceca, Malta) e a 18 anni sono stato il più giovane italiano nella storia del World Poker Tour ad andare a premi in un torneo mondiale. Era un periodo della mia vita in cui il poker rappresentava una vera e propria sfida mentale: studio, concentrazione, gestione delle emozioni. Poi, con il passare del tempo e l’arrivo delle responsabilità, ho dovuto fare delle scelte. Oggi, quella passione è rimasta viva, ma la pratico solo saltuariamente, magari con amici, anche se è sempre più raro trovare l’occasione.

Anche il bowling ha avuto un ruolo importante nella mia vita: per diversi anni sono stato iscritto alla Federazione Italiana Bowling, ho giocato in tornei ufficiali e mi allenavo regolarmente due volte a settimana. È uno sport che richiede precisione, costanza e concentrazione, qualità che ho ritrovato anche nel mio lavoro. Come per il poker, anche il bowling è stato accantonato, ma non escluso: quando i tempi lo permetteranno, conto di riprendere entrambe le attività.

Nel frattempo, mi rilasso con qualche serie tv e coltivo la mia passione per il mondo fantasy: sono un fan di Harry Potter e della Marvel, e spero un giorno di trasmettere questo amore anche a mio figlio.

Che rapporto hai con la tua città?

Palermo è la mia città natale, ed è il posto in cui ho scelto di vivere e costruire la mia famiglia. Lo smartworking mi permette di avere un ottimo work-life balance, godendomi la qualità della vita che questa città mi può offrire: ritmi più calmi, costi più bassi, cibo genuino e il mare a due passi. Lavorare da Palermo, inoltre, mi permette di vivere vicino alla mia famiglia, offrire a mio figlio la possibilità di crescere circondato da affetti e, allo stesso tempo, continuare a fare un lavoro che mi appassiona.

Sono grato a Mashfrog per avermi dato questa possibilità: oggi, grazie alla digitalizzazione e allo smart working, non è più necessario emigrare per crescere professionalmente. E credo che questo sia un valore importante anche per lo sviluppo del Sud.

Infine, progetti per il futuro?

A livello professionale, voglio continuare a crescere e specializzarmi. Ho già avviato un percorso per ottenere certificazioni in ambito Project Management, tra cui la PMP (Project Management Professional) e la PSM I (Professional Scrum Master). Sto valutando anche l’iscrizione a un corso universitario, magari in un ambito più manageriale, per completare le mie competenze. E, perché no, imparare una terza lingua: sto pensando allo spagnolo, ma anche all’arabo o al russo.

A livello personale, il mio sogno è espandere la famiglia e, magari un domani, riprendere in mano le mie passioni per il poker e il bowling. Crescere come professionista, ma anche come padre e persona, è la mia priorità. E se posso farlo restando a Palermo, con tutto il calore della mia famiglia e della mia terra, allora posso davvero considerarmi una persona fortunata!