NVIDIA: le Big Tech e il nuovo ciclo dell’AI
La trimestrale record di NVIDIA conferma il ruolo centrale dell’azienda nel nuovo ciclo economico dell’intelligenza artificiale. Edoardo Narduzzi, CEO di Mashfrog Group, analizza a Class CNBC impatti, prospettive e rischi per il mercato globale.
L’attesissima trimestrale di NVIDIA ha riacceso i riflettori sul settore tecnologico e sul suo ruolo centrale nell’economia globale. A commentarne la portata, ospite della trasmissione Caffè Affari di Class CNBC, è stato Edoardo Narduzzi, CEO e Founder di Mashfrog Group. Un’occasione per interpretare numeri eccezionali, ma anche per interrogarsi sulla sostenibilità dell’attuale fase di euforia dei mercati.
Autostrada dell’AI e motore del ciclo economico
Secondo Narduzzi, i risultati presentati dal colosso guidato da Jensen Huang non lasciano spazio ai dubbi. "Sono tutti positivi: NVIDIA ha dato un segnale molto chiaro e molto forte al mercato".
L’azienda, spiega il CEO di Mashfrog, è diventata la società di riferimento del ciclo economico dell’intelligenza artificiale, una sorta di infrastruttura portante su cui poggia la trasformazione digitale globale. "NVIDIA gestisce l’infrastruttura dell’AI: è come il gestore delle autostrade dell’intelligenza artificiale", afferma.
La maggior parte dei ricavi, infatti, deriva oggi dal segmento degli Hypercloud Data Center, le nuove infrastrutture destinate a sostenere l’enorme volume di dati su cui si basano i servizi intelligenti destinati a ridisegnare business e vita quotidiana.
Numeri storici e prospettive in crescita
Il dato che più colpisce è la capacità dell’azienda di continuare ad alzare l’asticella.
"Aumentando la guidance e gli obiettivi del trimestre in corso, NVIDIA segnala che gli investimenti in tecnologia continuano a essere robusti, senza rallentamenti".
Il trimestre in questione ha registrato un utile netto di 32 miliardi di dollari, un valore "molto forte e molto positivo", che testimonia la solidità di un ecosistema in cui NVIDIA è al centro di un network di investimenti incrociati mai visto prima nella storia del mercato.
Sul piano della capitalizzazione, il commento di Narduzzi non lascia spazio all’immaginazione: "Siamo su un altro pianeta. NVIDIA ha visto lievitare il proprio valore oltre 232 miliardi di dollari in un solo giorno. Oggi vale più di 5,5 trilioni".
Numeri che rendono evidente la capacità dell’azienda di influenzare il mercato globale, molto più di qualsiasi altra società manifatturiera high-tech.
Ancora più sorprendenti sono i margini operativi, stabilmente sopra il 70%: "È entrata in una nuova dimensione produttiva. Immaginate un’azienda manifatturiera con margini sopra il 70%: non era mai successo".
NVIDIA, le Big Tech e l’economia contemporanea
Analizzando l’effetto della trimestrale sulle Big Tech, Narduzzi chiarisce un punto fondamentale: non tutto il comparto tecnologico cresce allo stesso ritmo. Il vero collante è il business del cloud, che rappresenta la componente più dinamica nei bilanci di player come Amazon, Microsoft e Oracle.
"Il cloud è il business più importante per crescita e contributo all’EBITDA, ed è un business che compra da NVIDIA l’infrastruttura per costruire nuovi data center". In altre parole, la crescita dei giganti del digitale è direttamente legata alla capacità di NVIDIA di fornire chip e sistemi avanzati indispensabili per sviluppare soluzioni AI richieste da aziende di tutti i settori.
La trimestrale di NVIDIA è stata probabilmente la più attesa della storia recente."La press release di NVIDIA è più importante di quella della Fed o della Casa Bianca", afferma Narduzzi, sintetizzando con una battuta l’impatto sistemico dell’azienda. Il motivo è semplice: oggi gli investimenti più strategici del capitalismo globale convergono sull’intelligenza artificiale, e NVIDIA ne rappresenta il perno tecnologico.
Euforia destinata a durare?
Sul futuro, tuttavia, il CEO di Mashfrog mantiene un approccio equilibrato. Pur riconoscendo l’eccezionalità dei risultati, invita a non dare per scontato che la crescita possa proseguire all’infinito.
"Potrà NVIDIA spostare per sempre in avanti il reality check sugli investimenti nell’AI? Non lo so. Tra 12 o 18 mesi potrebbe valere 7 trilioni… o meno di oggi”. Ciò che è certo è la capacità straordinaria del suo fondatore, Jensen Huang, di governare una traiettoria di business sempre un passo avanti rispetto alle previsioni del mercato: "Ogni trimestre batte le stime del consensus e le sue stesse stime".
Un successo che non riguarda solo gli investitori del settore: "Siamo tutti appesi, anche le nostre pensioni, alla capacità di NVIDIA di rassicurare i mercati e mantenere valutazioni così elevate".